PROGETTARE STRATEGIE

Foto in copertina: La vista da Impact hub, co-working di Berlino dove ho lavorato spesso con il mio HE

Questo percorso è giunto al termine o meglio è giunto al punto in cui ho deciso, in accordo con il mio HE, di mettere in pausa per l’estate e di fare richiesta per riprendere a fine settembre.

Tre mesi è un periodo concentrato, che coincide anche con la scoperta di un città nuova e l’ambientarsi. Aggiungere altri 3 mesi per me significa approfondire alcuni progetti iniziati, approfondire altri aspetti utili per la mia idea e aprire ad una fase nuova di progetto che vede la scrittura come protagonista. Le richieste di finanziamento hanno la loro stagionalità e a settembre contribuirò alla scrittura di alcuni progetti.

Incontrare il mio HE ha attivato un processo di scoperta e di continuo scambio. In questo senso, io ho tenuta sempre attiva la mia capacità di porre domande e di comunicare i miei bisogni e desideri rispetto al percorso EYE. Una parola chiave potrebbe essere, per l’appunto, negoziazione, intesa come la capacità di comunicare verso l’esterno, ascoltare e trovare insieme aggiustamenti che possano portare ad un comune beneficio. Ci siamo allineati, non una volta ma più volte, ricordandoci bene che i processi richiedono reiterazioni. C’è stato ascolto reciproco.
Ho avuto l’occasione di lavorare con diversə collaboratorə dell’ HE, contribuendo ad un laboratorio per lo sviluppo di una campagna di crowdfunding. In questa occasione ho portato la mia esperienza di facilitatrice all’interno del laboratorio e ho contribuito allo sviluppo della campagna. Per questo progetto è stato apprezzato il mio sguardo fresco da designer che non aveva sviluppato l’oggetto della campagna e che donava un contributo al di fuori di dinamiche presenti. Ho conosciuto e mi sono confrontata con diverse soggettività e professionistə del settore, conoscendo nuove pratiche, approcci e imparando tanto. Il mio background ha portato diversità, sempre in un’ottica propositiva.

Evento di networking a cui ho partecipato: CityLAB Berlin

Evento di networking a cui ho partecipato: CityLAB Berlin

Un’altra parola chiave è integrare, come conseguenza del riflettere, osservare, praticare e portare con se’ posizionando elementi all’interno della propria rete complessa di relazioni. Questi 3 mesi mi hanno permesso di conoscere meglio i miei pattern e le mie modalità di lavoro. Il confronto con quelle altrui ispira, illumina e consiglia. Integrare richiede un momento di auto-riflessione profondo che permette la messa a terra e la ripetizione che poi diventa nuova abitudine da abbracciare. Il rapporto con la committenza, con i partner, con lə collaboratorə del mio HE mostra modalità organizzative e di management che posso integrare.

L’ultima parola è inaspettato, ossia quello che avviene e che non è mai come ti aspetti. Penso che le aspettative spesso giochino un ruolo infimo, nel quale ci si può incastrare. Quello che mi aspettavo era lavorare su alcuni aspetti specifici per lo sviluppo della mia idea. Alcuni sono stati toccati altri no, alcuni sono entrati in campo negoziando, altri verranno esplorati alla ripresa in autunno, altri sono arrivati senza preavviso e sono stati preziosi. Tendenzialmente non è mai come ci si aspetta e va bene così. L’importante è saper comunicare per allinearsi e per scoprire insieme nuove vie. Ci sono state tante belle sorprese che mi porteranno a collaborazioni a lungo termine.

Questi mesi mi hanno permesso di scoprire nuovi aspetti della mia personalità e professionalità, nuove qualità e nuovi approcci. La cosa più difficile quando di parla di sviluppo di progetti imprenditoriali è il fare strategia. Questo è un aspetto che ho osservato molto e che continuo ad osservare. Come fare strategia per creare ponti di senso, per lavorare su un impatto al di là dei numeri, per ricevere il giusto riconoscimento, per non andare in burn out, per lavorare in maniera sostenibile, per coinvolgere i giusti partner per un fine comune, per fare alleanze generatrici. Tutto questo richiede tempo, esperienza e disponibilità, esperimenti e fallimenti. Tutto questo è iniziato e continuerà nel corso degli anni. Tutto questo è ad un punto in cui c’è consapevolezza e si continua a costruire, gettar fuori e spostare l’immaginario un po’ più in là, rimanendo coerente con me stessa e facendomi coraggio. Tutto si sta delineando sempre di più, integrando l’inaspettato.

Lungo la Sprea, durante una delle tante passeggiate

Lungo la Sprea, durante una delle tante passeggiate

 

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