L’IMPORTANZA DEL MARKETING E DELLA VITA SOCIAL(E)
Ciao! Spero siate pronti per la seconda puntata della mia esperienza olandese come Young Entrepreneur.
Ci troviamo a Maggio, esattamente a metà dei sei mesi previsti dall’accordo con l’azienda che mi ospita, “Nomadic Resorts”, e devo dire che sto prendendo sempre più consapevolezza sia dell’attività dello studio di architettura, che della gestione delle modalità di lavoro in Olanda e più in generale.
Dal punto di vista strettamente lavorativo sono sempre più coinvolta nella stesura, revisione e realizzazione dei tanti progetti in mano allo studio, oltre a partecipare spesso a conference calls con clienti e gli altri soci della compagnia; trovo questo modo di lavorare piuttosto intelligente, in quanto questi aggiornamenti quotidiani permettono di avere un immediato riscontro di cosa va e cosa non va nei vari progetti. Allo stesso tempo, la possibilità di usare un server o un cloud condiviso facilita la cooperazione fra tutti noi in studio.
Quest’atmosfera di condivisione smart working fa sì che anche le cosiddette soft skills personali ne traggano vantaggio. Durante la giornata, infatti, pranziamo tutti insieme e ognuno di noi a turno si preoccupa di fare la spesa, preparare il tavolo e il pranzo ecc. A mio avviso, il rispetto verso il lavoratore si osserva anche da queste piccole “attenzioni”: qui, stare fino a molto oltre l’orario di lavoro è mal visto, e si cerca di stabilire un rapporto non solo da colleghi, ma anche da amici con social drinks e serate fuori di tanto in tanto!
Ciò su cui lavoro quotidianamente mi permette di essere in linea su quanto avevo descritto nel Business Plan della mia futura compagnia. Ho potuto infatti toccare con mano quanto sia importante la gestione e lo sviluppo di una strategia di marketing utilizzando su larga scala social media e network specializzati e non (Inhabitat, Linkedin ecc.); inoltre, avendo avuto modo di relazionarmi anche con fornitori di materiali di finitura per i nostri progetti, ho notato le differenze in ambito di promoting e di esposizione dei rappresentanti olandesi rispetto a quelli italiani, a cui ero più abituata.
Insomma, è un ambiente che mi piace. Con mia sorpresa, in studio ho imparato quanto sia importante essere il più organizzati possibile, anche e soprattutto nelle piccole cose… d’altronde, come diceva Sherlock Holmes, sono i dettagli che fanno la differenza! È fondamentale saper coordinare le varie figure coinvolte nei progetti, coi mezzi più opportuni in base alle varie esigenze: ad esempio, trovo utile un meeting a inizio giornata per stimare la quantità di lavoro e il tempo necessario per svolgerlo, assegnando quindi in base a questo i vari compiti. Nei prossimi mesi vorrei fare mia la possibilità di avere una regola comune di gestione del lavoro, come ad esempio usare gli stessi software e lo stesso “linguaggio” di disegno, e un metodo unico per il salvataggio di files e condivisione di dati; così facendo, il lavoro di ognuno non andrà a intralciare quello degli altri, ma anzi si potrà lavorare in totale sinergia.
Riparto da qui per affrontare gli ultimi mesi di permanenza da “Nomadic Resorts”, con l’obiettivo di imparare fino a diventare davvero familiare con le competenze necessarie per lo sviluppo della mia futura azienda, soprattutto in ambito di social media e marketing… essendo settori in piena espansione, magari potrebbe essere la strada per una nuova idea di architettura che potrei sviluppare con la mia azienda!
E con questo vi rimando all’ultima puntata del mio viaggio, per il resoconto finale!