La mia esperienza qui a Berlino si sta rivelando estremamente costruttiva e importante. Dopo un primo periodo di orientamento e osservazione, sono entrata nel vivo delle attività del teatro partecipando a diverse iniziative e riunioni.
Il mio interesse principale qui è quello di osservare e comprendere in modo concreto come il teatro si relaziona con il contesto in cui è inserito e come realizza il proprio proposito di diventare un luogo di incontro e scambio per la comunità locale all’interno di un quartiere estremamente complesso ed eterogeneo.
Lavorando insieme a Expedition Metropolis community theater, infatti ho avuto la possibilità di avere uno sguardo globale sull’operato del teatro, sulla sua storia, sulle dinamiche organizzative che ne regolano il funzionamento e sul suo attuale processo di trasformazione.
In primo luogo, sono stata invitata a partecipare a degli incontri di sviluppo mensili in cui i membri del direttivo si confrontano ed elaborano strategie per affrontare in maniera organica un momento di grande cambiamento. Il direttore artistico del teatro Ulrich, infatti, sta guidando e accompagnando sapientemente questo processo cercando di individuare e definire i ruoli all’interno dell’associazione dal momento che sta per abbandonare il suo ruolo di direttore.
Questa esperienza mi sta mostrando la complessità di gestire gruppi di lavoro composti da persone con prospettive, idee e attitudini diverse.
In secondo luogo, sono stata coinvolta in un ciclo di workshop intitolato “Open Training” in cui alcuni professionisti in ambito teatrale vengono invitati a condividere il proprio metodo attraverso un laboratorio. Partecipare a questi incontri si sta rivelando estremamente interessante e coerente con il mio percorso qui a Berlino, dal momento che mi sta dando la possibilità di osservare un modo attraverso cui il teatro diventa un punto fertile per la creazione di connessioni attraverso la creazione e l’attivazione di una comunità artistica. Questi workshop sono fondamentali, poiché generano spunti per nuovi progetti e alimentano la ricerca artistica, elemento cruciale per un teatro.
Infine, in linea con il mio interesse per la costruzione e il rafforzamento delle comunità attraverso l’arte, sono stata coinvolta attivamente nella progettazione e realizzazione della dodicesima edizione di HofFestSpiele, l’evento di punta del teatro durante l’estate.
Si tratta di un festival organizzato per la comunità locale, ma dal respiro internazionale, il cui obiettivo è quello di creare uno spazio di aggregazione e di dialogo in cui la comunità è invitata a riflettere e confrontarsi su un tema specifico. Il filo conduttore di quest’anno sarà la cura; argomento che verrà esplorato e declinato sia attraverso performance di danza, musica e teatro, sia attraverso momenti di dialogo e confronto.
Seguire il processo di concepimento del festival dall’inizio è estremamente interessante, soprattutto perché per me è la prima volta in cui ho la possibilità di osservare passo per passo gli step necessari per realizzare un evento simile. Il mio mentore, Ulrich Hardt, ha avuto cura di guidarmi e spiegarmi il suo metodo di lavoro. Mi ha insegnato l’importanza e la centralità del tema, che costituisce la struttura portante del progetto. Inoltre, mi ha mostrato come gestire il lavoro, definendo una struttura organizzativa con tempistiche precise, tabelle di marcia e coordinazione tra i vari team.
L’incarico che mi è stato affidato all’interno del festival riguarda l’audience development, ovvero la ricerca e la progettazione di strategie per coinvolgere diversi target di pubblico. Questo ruolo mi consente di stare a contatto in prima persona con le persone e con le realtà associative della zona, permettendomi di conoscere un lato più autentico e meno “gentrificato” della città.
Ad esempio, sto prendendo parte alle riunioni del vicinato ed entrando in contatto con diversi gruppi che lavorano a livello locale, tentando di comprendere a fondo le dinamiche sociali e gli equilibri che regolano questa zona.
Penso che questo lavoro mi stia aiutando notevolmente a mettermi in gioco e a sfidare i miei limiti, ma sento che sto imparando molto, tanto a livello professionale quanto a livello umano!
