Il 3 aprile 2023 è iniziato il mio scambio EYE a Parigi. Durante questi 4 mesi collaborerò con Cécile Stola, la HE che mi seguirà durante il mio percorso. Il motore che mi ha spinta verso questa collaborazione risiede nell’ambizione del mio progetto: fondare un’organizzazione che combini interculturalità e tematiche di genere, per aiutare ad emergere coloro che nella vita di tutti i giorni vengono sistematicamente invisibilizzate e dimenticate, ovvero le donne.
Il percorso accademico che mi porta ad interessarmi ad un approccio interculturale per trattare le tematiche di genere è quello di una laurea triennale in Mediazione Culturale ed un percorso di laurea magistrale, ancora in corso, in Traduzione, all’Università degli Studi di Udine. Il mio obiettivo ora è di mettere le mie abilità di traduttrice e la mia sensibilità per quanto riguarda le tematiche di genere a servizio delle altre persone.
Essendomi documentata sulle attività e sui valori portati avanti dalla sig.ra Stola, ho deciso di partire per quest’avventura.
A distanza di quasi due settimane dall’inizio del mio scambio, posso già dire che mi trovo in un ambiente lavorativo dinamico, ricco di stimoli e di opportunità, inoltre, posso affermare che il criterio di inclusività, criterio per me fondamentale, rappresenta il nucleo di questo ambiente.
Il rapporto con la HE è ottimo, allo stesso tempo mi vengono garantiti aiuto ed autonomia, inoltre ho già l’impressione di possedere risorse e conoscenze da offrire per, a mia volta, arricchire il mio ambiente di lavoro.
La sfida principale, per me che ho una mente portata per le materie umanistiche, è il lato pratico della gestione di un’associazione, ma per questo ho deciso di prendermi tempo e di apprendere qualcosa di nuovo ogni settimana, perdonandomi il fatto di non sapere “tutto subito” (forse è questa la vera sfida,dare a me stessa il tempo di apprendere).
Mi sento di dare due consigli, uno che proviene dal mio lato entusiasta e avventuroso, che è “Buttatevi, partite e ponetevi ogni settimana un nuovo obiettivo”, e uno che proviene dal mio lato più cauto, ossia “Siate comprensiv* con voi stess*, datevi il tempo di ambientarvi e non mettetevi fretta”.
