Passione comporta sacrificio

Scrivo la mia ultima “Storia” seduta in una caffetteria del Parque Prado de San Sebastián, in uno dei pochi momenti di tregua concessi dal sole di Siviglia, in piena estate. Lo avverto come un saluto ad una Terra che mi ha accolta in un momento di profondo cambiamento personale e professionale e mi ha spinta a superare le aspettative iniziali.

Ho avuto la fortuna di conoscere una città peculiare, quasi un “grande paesino”, immagine perfetta di un compromesso tra la realtà dalla quale provengo e le prospettive fissatemi pre partenza. Ho vissuto in una città che guarda alla tradizione con profondo rispetto e sacralità, ma estremamente propositiva verso il futuro. Dico addio ad una città che mi costerà lasciare alle spalle, nel mio volo di ritorno per l’Italia.

Il programma Erasmus Entrepreneurs mi ha permesso di completare quasi interamente il mio Business Plan, di notare le evoluzioni in ogni campo e di stabilire una rete di contatti nella zona fondamentali per l’avvio dell’attività. Considero necessaria una revisione delle priorità e fondamentale un periodo di riorganizzazione del materiale prodotto.

Ho imparato ad apprezzare la potenzialità del lavoro di squadra, tra generazioni differenti, con esperienze eterogenee, tutte importanti nel momento di scambio e discussione. Lo studio è stato non tanto l’esempio perfetto di quello a cui vorrei arrivare, quanto la prova concreta di come sia complessa la gestione sotto tutti i fronti e di quanto sia fondamentale che alla base di tutto ci sia una passione, per la quale essere disposti a scendere a compromessi.

Durante tutto lo scambio, ho avuto la fortuna di essere parte di un ingranaggio, di essere considerata realmente un membro della squadra. Ho sempre occupato un posto assolutamente paritario agli altri collaboratori, mi sono stati forniti consigli fondamentali e disinteressati.

Alla fine dell’esperienza, porto via con me, da quella scrivania un tesoro immateriale non indifferente, le fondazioni sulle quali costruire il futuro che sogno e che sembra più vicino e reale che mai. Emotivamente, mi resterà la franchezza del mio HE, l’interesse della ricerca, la fatica per una passione e il lavoro condiviso.

Mi sento di consigliare il programma e l’esperienza in maniera assoluta: dai primi momenti di adattamento, all’abitudine delle fasi finali; dai momenti di sforzo, alla soddisfazione di un lavoro ben fatto; dalla difficoltà del principio, alla nostalgia, ancor prima di tornare a casa.

 

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