Gli ultimi mesi sono volati e mi mette un po’ tristezza che quest’avventura si sia conclusa. Allo stesso tempo però sono davvero felice perché quest’esperienza ha di gran lunga superato le aspettative e torno a casa con un bagaglio culturale e professionale molto piu’ ricco, tanti bei ricordi e nuovi amici.
Probabilmente, considerate le restrizioni e le difficoltà che ci sono state imposte dal covid, non ho vissuto quest’esperienza a pieno come avrei potuto in un momento differente (ad esempio quasi tutti gli eventi a cui avrei potuto prendere parte si sono svolti in digitale), ma se ci rifletto a posteriori penso che non avrei potuto scegliere un periodo migliore. Infatti prima della pandemia ero impegnata in alcuni corsi di formazione che, tra ritardi ed interruzioni, hanno però avuto il grande merito di entrare in contatto con una piccola rete di persone appassionate come me, di europrogettazione, e tramite le quali sono venuta a conoscenza del programma “Erasmus Nuovi Imprenditori” che in fin dei conti mi ha permesso di vivere al massimo questi mesi che altrimenti avrei sprecato. E ancora oggi tutte le persone con cui sono entrata in contatto, rimangono un enorme stimolo a continuare.
Dal punto di vista professionale quello che mi ha molto colpito è stato l’approccio al lavoro, completamente differente da quello italiano (soprattutto rispetto a Napoli, mio luogo di origine). Fino ad ora ho avuto davvero tante esperienze professionali e ho potuto constatare che generalmente le aziende qui non lasciano molta libertà agli impiegati ed il lavoro si riduce ad un mero seguire le direttive, spesso senza neanche riuscire a comprendere il quadro generale, mentre invece mi ha colpito il fatto che, lavorando con Moverim, mi sono sentita parte attiva delle attività. Durante i meeting, che tenevamo regolarmente, tutti avevano voce in capitolo e le iniziative di tutti, finché valide, potevano essere implementate. Sicuramente si trattava di un contesto in cui il mio ruolo non era quello di dipendente, ma ciò non toglie che allo studio ero l’ultima arrivata ed avevo 10 anni di esperienza in meno rispetto al resto del personale (sia dal punto di vista della gestione aziendale che della conoscenza strettamente relativa al lavoro). Nonostante ciò, sono stata sempre inclusa in tutte le discussioni e sempre mi è stata data la possibilità di proporre. Inoltre si investe moltissimo in formazione (infatti durante questi mesi ho seguito diversi corsi).
Anche al di là del contesto lavorativo sono stati mesi bellissimi, ho conosciuto diverse persone, imparato un po’ la lingua e sono riuscita, nonostante le restrizioni, a godermi comunque la città, che è magnifica. E’ un’esperienza, insomma, che consiglierei a tutti, soprattutto a chi è in cerca di motivazione ed ispirazione e soprattutto in questo periodo che non lascia intravedere molte opportunità, ma che può invece essere sfruttato per crescere e gettare le basi per un futuro luminoso.