Ciao, sono Isabella, la storia della mia vita mi ha portato direttamente nel luogo dove mi trovo ora. Ho vissuto in 16 città diverse, 5 paesi e 2 continenti. Mi piace definirmi appassionata e determinata. Ho studiato arte all’Università, non ho trovato lavoro, così ho iniziato a viaggiare e a fare volontariato, uno dei quali è il Servizio Volontario Europeo. In quel momento ho deciso: voglio dare la stessa sorprendente opportunità ad altri giovani, ma troverò il modo di collegare questo con la mia prima passione, l’arte. E così ho fatto.

La mia idea imprenditoriale era quella di creare un’associazione che potesse occuparsi di questioni sociali attraverso la mediazione artistica, la parte più difficile è capire come mettere in pratica la tua idea, e intendo letteralmente tutto, ma il mio host, che lavora in questo campo da 10 anni, mi è stato di grande aiuto non solo insegnandomi tutto quello che volevo sapere, ma soprattutto tutto quello di cui avevo bisogno e che non sapevo.

Così, una volta scoperto il programma EYE, ho deciso di provare a partire di nuovo, e ora, dopo 5 mesi, posso dire che ne vale la pena.

Così, cinque mesi fa sono entrato in ufficio, nel centro di Parigi. La storia del posto è incredibile e la si respira una volta entrati. La struttura è molto bella, bohémien e decadente. Ricordo il primo passo che ho fatto in ufficio, era così colorato e pieno di energia positiva e di vibrazioni, tanto quanto pieno di giovani pieni della stessa energia. Ricordo che quello che mi ha colpito da subito, parlando con lo staff di Elan, è la possibilità che ognuno ha, nella misura e impegno che vuole di lasciare un segno nell’associazione, sono liberi di pianificare gestire, fare domande e trovare la propria soluzione, hanno molta libertà e creatività. E lo stesso è stato per me.

L’host, e mi riferisco alla persona singola ma anche a tutta l’associazione, mi ha dato la possibilità di capire e imparare tutto ciò che mi incuriosisce, in due modi diversi: dandomi la possibilità di leggere i loro progetti passati e di successo e facendo da sola molti compiti che pensavo di non essere in grado di fare.

L’occasione principale che Elan Interculturel mi ha dato, è stata quella di farmi da partner per il mio primo vero grande progetto, seguendomi nelle parti per me più difficili e prendendo a cuore il progetto come se fosse proprio.

Così, da questo momento, il mio scambio è stato in un perfetto equilibrio di dare e ricevere, ma nel frattempo mentre davo qualcosa, al tempo stesso la ricevevo.

Ho imparato molte cose pratiche, come gestire un progetto e il suo budget, che erano così lontane da me (ho studiato arte, infatti), ma ho anche imparato e sto ancora imparando a collaborare a distanza, a vedere l’opportunità in un problema, a comunicare con una visione generale abbandonando il mio ego, a collegare l’arte e le questioni sociali, e questo era il mio obiettivo principale.

 

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