Ecco terminata la mia avventura a Copenaghen.
Motivato dalla voglia di comprendere le dinamiche che si celano dietro la gestione di progetti internazionali nel campo dell’architettura credo di poter descrivere la mia esperienza con tre semplici parole: affascinante, coinvolgente, stimolante.
Non esistono parole più adatte per descrivere i risultati raggiunti quotidianamente.
Sin dal mio arrivo in studio ho capito che mettersi in discussione e collaborare attivamente con l’Host nella proposta di soluzioni ed idee progettuali avrebbe arricchito il mio bagaglio. Subito coinvolto in un progetto che doveva ancora prendere forma ho potuto immergermi in esso comprendendo anche aspetti sicuramente differenti da quelle che erano le mie aspettative. Ogni attività svolta ha sempre seguito un rigore che non mi aspettavo sia nella gestione del concept di progetto che nell’evoluzione dello stesso.
È stato interessantissimo poter confermare che la collaborazione tra figure appartenenti a culture differenti non può che arricchire, completare ed esaltare un progetto.
Essere parte integrante del progetto mi ha permesso di spremere al massimo l’estro creativo, al contempo attingendo da un bagaglio tutto italiano che quasi sopito si è invece rivelato fondamentale per l’evoluzione della proposta al cliente.
Rientro in Italia sicuramente arricchito e contemporaneamente consapevole di aver aperto cassetti di una “memoria dimenticata” dalla quale poter attingere con fierezza.
Le mie aspettative sono state sicuramente confermate considerando le competenze acquisite nella gestione delle fasi preliminari e del workflow legato al progetto.
Esperienza nel campo, nuovi spunti e continui stimoli, sono la garanzia che questa esperienza sia valida per un giovane imprenditore che ha intenzione di costruire il proprio futuro.