Ormai sono arrivata a metà del mio percorso, e mi ritrovo a riflettere sui mesi trascorsi e sulla velocità con cui sono volati via. È proprio vero che quando ci si diverte, il tempo scorre veloce. Questa esperienza con Elan Interculturel non è stata solo un’opportunità di crescita professionale e di apprendimento, ma anche un viaggio personale che mi ha permesso di incontrare persone meravigliose e di stringere legami che sono diventati amicizie. Ho scoperto quanto sia importante aprirsi agli altri, mettersi in gioco, lasciarsi sorprendere e accogliere le differenze culturali con curiosità e rispetto.
Prima di partire, il mio desiderio era quello di sviluppare competenze in ambito lavorativo e migliorare le mie capacità linguistiche. È incredibile come, in così poco tempo, immergendosi completamente in un nuovo contesto, si possa ottenere così tanto. A metà del percorso, riesco già a vedere i miglioramenti. Ora mi sento molto più sicura quando parlo in pubblico e riesco a esprimermi con maggiore scioltezza in francese, superando quella timidezza iniziale che mi bloccava. Questo mi ha permesso di partecipare attivamente a riunioni, workshop e discussioni, di proporre idee e di confrontarmi con persone provenienti da diverse parti del mondo, con storie e vissuti diversi dal mio.
Anche il mio desiderio di viaggiare per lavoro si è realizzato. Grazie a Elan, sono stata invitata a Budapest per tre giorni per partecipare alla conferenza finale del Progetto PODER, a cui stavo lavorando. È stata un’esperienza unica nel suo genere, che ha combinato l’educazione formale classica con quella popolare e non formale. Durante quei giorni, ho conosciuto persone con background professionali diversi, artisti, educatori, e attivisti… tutti riuniti nello stesso luogo per imparare e condividere conoscenze. Ho potuto approfondire tematiche che non avevo mai esplorato prima, come l’inclusione sociale attraverso l’arte e la creatività, o le metodologie innovative per l’educazione interculturale. Mi sono sentita parte di una comunità più ampia, legata da valori comuni e dalla voglia di costruire un futuro più inclusivo.
Per il momento, non riesco a trovare difetti in questa esperienza. Certo, ci sono stati momenti di difficoltà, come quando cercavo di destreggiarmi tra diverse lingue o di adattarmi a metodi di lavoro nuovi, ma sono stati proprio questi momenti che mi hanno fatto crescere di più. Ogni piccola sfida ha rappresentato un’opportunità per imparare qualcosa di nuovo, per mettere alla prova la mia capacità di adattamento.
Spero che questo viaggio continui così, pieno di sorprese, scoperte e, soprattutto, di crescita. Non vedo l’ora di vedere cosa mi riserva il futuro, quali altre esperienze arricchenti mi aspettano, quali altre persone incontrerò lungo il mio cammino. Questa avventura con Elan Interculturel ha superato ogni mia aspettativa, e mi ha insegnato che la vera crescita avviene fuori dalla nostra zona di comfort, là dove osiamo essere vulnerabili, autentici e aperti al cambiamento.