ONDA DOPPIA – Dalla scuola sull’Oceano a quella nel Bosco
È veramente un anno strano! Pensavo sarei rimasto qui a Fuerteventura per 4 mesi fino al 20 Novembre 2020, data del termine dello scambio, invece il 31 agosto sarà il mio ultimo giorno con la Fuerte Tribu. Il 2 Settembre ho il volo per l’Italia, Fuerteventura – Fiumicino con scalo a Madrid.
Come mai questa esperienza iniziata il 20 Luglio 2020 finirà in anticipo? Prima di venire qui sull’isola ho lavorato nel centro estivo di una scuola nel bosco che si trova ai Castelli Romani, con i maestri è stato amore a prima vista e così mi hanno offerto di lavorare con loro per tutto l’anno. Sapendo che sarei partito per Fuerteventura all’inizio mi avevano detto che sarebbero riusciti ad aspettare il mio ritorno ma purtroppo, visti tutti i requisiti necessari per la riapertura delle scuole nell’anno del Covid, si sono resi conto di non poter attendere così a lungo.
Ed ecco qui l’onda doppia e cioè due bellissime esperienze che si vanno a sovrapporre ed una decisione difficile da prendere. Quando si surfa, due onde molto vicine l’una all’altra possono rendere instabile la surfata, è sempre meglio aspettare e remare su un’onda singola.
Riportando questo concetto alla mia esperienza: ho dovuto prendermi del tempo per pensare e decidere di remare sull’onda del bosco. Questo non significa che l’onda di Fuerteventura non l’abbia surfata anzi è stata una cavalcata mozzafiato per l’impegno e la dedizione, sono poche le sere in cui non sia arrivato a casa stanco morto ma sempre felice per le persone incontrate e le attività svolte. Le attività in cui sono coinvolto sono quelle della Escuela de Verano e il Surf Adaptado.
La Escuela de Verano è la scuola di surf che si svolge durante l’estate con bambini e adolescenti residenti e non sull’isola. Considerando che vorrei avviare una cosa simile, questa attività ha arricchito le mie competenze per quanto riguarda l’aspetto organizzativo e promozionale ma non solo, l’esperienza diretta in acqua durante le lezioni, mi ha stimolato giorno dopo giorno nell’intraprendere un percorso per diventare istruttore di surf. Il surf con le persone disabili non potrà ovviamente mancare nel mio progetto una volta rientrato in Italia.
Ogni settimana c’è stato un corso per 5 persone che vogliono diventare volontari durante le attività di surf adattato. Al primo corso ho partecipato praticamente come utente ma con il passare delle settimane sono diventato sempre più un punto di riferimento per i volontari.
Ci vuole molta attenzione per far surfare le onde alle persone con disabilità, la stessa attenzione la metterò in tutto quello che farò da qui in poi: scuola nel bosco, progetti di educazione ambientale, scuola di surf perché vorrei essere il più inclusivo possibile.
Come si concilieranno queste cose? Arrivato in Italia inizierò subito a lavorare nel bosco ma continuerò a stringere contatti e a collaborare con le persone che già si occupano di surf adattato. Andrea di Surforall è la prima persona che vorrò andare a conoscere perché è grazie a lui che sono arrivato a Fuerteventura. Alla fine di questa storia posso dire che più che un’onda doppia sto surfando un’onda lunga, dal bosco a Fuerteventura e ritorno. Continuate ad osservare e rispettare il “mare” perché regala ad ognuno la sua onda.