Halfway through, diario di un progetto di mezza estate

Ed eccoci qui, già giunti alla metà di questo progetto EYE a Las Palmas di Gran Canaria.
Abbiamo iniziato il 3 agosto e il progetto terminerà l’11 settembre.

Ho trovato sistemazione per questa prima parte del progetto in una zona periferica, in altura, Piletas si chiama (infatti quando la menziono, non la conosce quasi nessuno). La casa è accogliente e tutta per me. Avevo bisogno di un po’ di spazio per me dopo tutta questa condivisione durante la pandemia, e gli affitti per un monolocale in centro erano alle stelle.
Così, ho trovato il mio piccolo angolo di paradiso, con terrazza che ha una vista panoramica sulla città. In casa con me, i proprietari mi hanno lasciato in affidamento un cane e un gatto. Quindi non sono neanche completamente sola.
Ho noleggiato uno scooter, che mi da’ la libertà di muovermi ed arrivare in tempo al lavoro senza dover perdere la testa con i vari autobus.

Assieme al mio HE, Jonathan, abbiamo optato per un coworking space artistico: Soppa De Azul. Prima che lui arrivasse a Gran Canaria (era di ritorno dal Vietnam – e poi dal’Italia dove ha fatto la quarantena), avevo girato la città’ alla ricerca di qualche bel coworking space, alcuni sotto suo consiglio, altri ricercati da me.
Soppa ha di speciale che è un coworking fondato da un pittore, Alex, un uomo di grande carisma, pazienza, ed empatia. Ma anche un grande creativo. Al piano di sotto del coworking c’è un grande atelier che lui condivide con altri artisti di cui ha stima, per lo più un fotografo, che realizza oggetti particolari in 3D, e un pittore, Rocco, fra l’altro, di origini pugliesi come le mie.
Spesso a pranzo ci troviamo a parlare di arte e mozzarelle, un 50/50 direi.

In un posto cosí, è davvero bello venire a lavorare. Nonostante le limitazioni imposte dal governo per il coronavirus, che giorno dopo giorno si fanno più ristrette, entrare a Soppa è come entrare in un angolo protetto e creativo.

L’esperienza di collaborazione con Jonathan procede abbastanza bene. Sto imparando ad utilizzare un software che non conoscevo sul mio mac che purtroppo, ha i suoi anni, quindi a volte mi sento un pò frustrata per il tempo che perdo nell’attendere i vari caricamenti.
Ma a parte questo, produrre video è per me molto stimolante.
Mi sto divertendo a variarli, con vari aneddoti – e prendendo il prestito qualche strano oggetto dal fotografo del piano di sotto ed utilizzandolo per i miei video.

Abbiamo partecipato ad una cena con altri expat – per lo più italiani (è pazzesco quanti italiani siano su quest’isola!) e li ho potuto fare conoscenza con qualche personaggio interessante. E’ sempre piacevole incontrare gente, specie dopo un periodo come quello che abbiamo trascorso. Spero potremo presto rifare un’esperienza del genere, con le precauzioni del caso.

Intanto l’estate avanza e qui la “panza del burro” soprannominata da me la “nuvola di fantozzi” è la costante che ci accompagna per gran parte della giornata. una nuvola che copre il cielo di Las Palmas per gran parte della giornata, rendendo il caldo sopportabile.

L’ufficio è a due minuti di cammino dalla famosa, enorme spiaggia sabbiosa di Las Canteras, e per la prima volta nella vita mi sono davvero resa conto di quanto in effetti sia importante ed abbia un forte impatto la vicinanza al mare. Ho vissuto vicino al mare si, ma averlo cosí vicino all’ufficio rende tutto più gradevole, vivibile, entusiasmante.

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