È passato poco più di un mese dal mio arrivo in Francia (1° Febbraio) , nella città di Laval, e mi sono subito ritrovata coinvolta nella frenetica organizzazione di un grande festival di musica e di una sala concerti, con un team di 12 persone che lavorano assiduamente per portare la cultura nella loro piccola città.
I primi giorni è stato impegnativo capire come funzionasse l’organizzazione, e avere un’idea generale di quelle che sono le tantissime attività che portano alla realizzazione di un evento di così grande portata: il fatto che nella squadra nessuno parlasse un pochino di inglese purtroppo non ha aiutato a velocizzare questo processo, ma sicuramente mi ha spronato a imparare più velocemente il francese.
Per fortuna infatti la lingua sta migliorando e così la comunicazione con i colleghi, nonché la mia comprensione della grande macchina del festival.
Al di là dei progetti che sto portando avanti autonomamente, che riguardano la produzione del festival e attività di sviluppo sostenibile, uno degli elementi piu’ importanti finora e’ stato il vedere come funziona l’organizzazione interna.
Sto imparando tanto sulla gestione di un team, sulla comunicazione tra colleghi, sulla gestione delle risorse finanziarie, sulle relazioni con i vari stakeholders.
Venendo da una professione più vicina alla produzione artistica, nonostante abbia visitato molti festival negli anni passati, erano tanti gli elementi che mi mancavano. Qui ho l’occasione di toccare con mano tutti gli aspetti della creazione di un grande evento: dalla sicurezza alla tecnica, dalla gestione dei volontari agli aspetti più politici: una vera immersione a 360°!
Mi rimangono ancora due mesi, e sicuramente saranno i più interessanti : il festival si avvicina rapidamente e non vedo l’ora di vedere finalmente prendere forma tutte le attivita’ che sono state oggetto di riunioni, lavoro, discussioni.
Aspetto quindi con impazienza l’arrivo di «les trois elephants », dei suoi 65 gruppi musicali che si alterneranno su 3 palchi, delle compagnie di teatro di strada e delle installazioni di arte contemporanea, alla fine del quale (22 Maggio) dovrò dire Adieu a Laval e alla Francia !