Ciao a tutti, mi chiamo Nicolò sono un architetto e vengo dalle Marche. Il mio interesse verso il viaggiare e il conoscere è iniziato alle superiori, dove, frequentando il liceo linguistico, ho fatto tutti gli anni gite all’estero, in famiglia. Mi sentivo fortunato ad avere la possibilità di conoscere altri posti, altre lingue e altre usanze attraverso la scuola, cosa che altri miei coetanei che frequentavano altre scuole non facevano. Dopo essermi laureato all’università di Pescara ero molto entusiasta di buttarmi nel mondo del lavoro. Avendo la fortuna di avere un’attività familiare già avviata, ho deciso di tornare nel mio paese di origine per iniziare a lavorare e fare la famosa gavetta.
Dopo quasi un anno sentivo la necessità di guardare altrove, di fare un’esperienza diversa, di staccarmi dalla routine lavorativa all’interno di un piccolo paese.

Tramite un convegno sono venuto a sapere della possibilità di lavorare all’estero attraverso il programma “Erasmus for young entrepreneurs“, e da subito mi è sembrato l’unico modo che avevo in quel momento per poter evadere e fare nuove esperienze all’estero, così non ci ho pensato troppo su ed ho compilato ed inviato i moduli.
Mi ha da sempre affascinato la vita nei paesi del nord Europa, non per il clima di sicuro, ma per quello che riguarda il loro modo di vivere, visto da me come più rispettoso sia nei confronti delle altre persone sia soprattutto verso la natura; per i meravigliosi paesaggi quasi incontaminati e soprattutto perché ero sicuro che li avrei potuto approfondire i temi legati al mio lavoro di tesi, riguardanti sostanzialmente la convivenza tra natura ed architettura all’interno della città.

Lo studio che ha accettato di accogliermi con il programma Erasmus si chiama MADMA, che non conoscevo inizialmente, ed ha sede a Rotterdam. Nonostante sia uno studio di modeste dimensioni oltre a lavorare in Olanda, ha realizzato diversi progetti di livello internazionale, principalmente nell’Europa dell’est e in Asia, su temi di coesione tra natura e architettura. Dopo i primi contatti e qualche tentennamento iniziale, ho deciso di accettare questa sfida ed ora sono qui da circa due settimane. Da ultimo arrivato, sono stato accolto in maniera molto gentile da tutti i miei colleghi, ragazzi provenienti da diverse parti del mondo.

L’ambiente lavorativo, dove la presenza di vasi e piante non passa di certo inosservata, è molto diverso da quello a cui ero abituato, vuoi per la lingua, vuoi per la tipologia di lavoro o per l’organizzazione di questo. Malgrado questo sia un periodo di stallo a livello lavorativo, in quanto ci sono diversi progetti in ballo ma fermi per diverse questioni, nello studio si respira un’atmosfera stimolante, dove c’è sempre voglia di imparare, migliorare e confrontarsi.

Dopo poco più di due settimane qui a Rotterdam penso ogni giorno di aver fatto la scelta giusta a partire, di rimettermi in gioco e uscire dalla famosa comfort zone perché sto imparando un sacco di cose nuove, sia umanamente dalle persone che conosco e con cui parlo, sia a livello lavorativo.
Il mio percorso qui è iniziato il 22 Gennaio e durerà per altri 5 mesi e mezzo, tempo che mi voglio godere a pieno, sperando sia ricco di nuove esperienze…

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