BONA NIT I TAPA’T
Sono una persona che ha sempre bisogno di mettersi in gioco, mi piace avventurami e scoprire nuovi sentieri della vita. Esplorare nuovi percorsi, anche se spesso tortuosi, e dare forma e dimensione alle mie idee. E crescendo anche grazie a diverse esperienze lavorative, ho capito che da grande avrei voluto avere un’idea tutta mia.
La Spagna mi aveva già accolta una volta a braccia aperte, durante il mio primo Erasmus universitario, che posso tranquillamente catalogare come l’esperienza migliore tra le mie piccole imprese da viaggiatrice. Aveva tirato fuori il meglio della mia intraprendenza, rendendomi presto una persona più consapevole e curiosa.
Tornata a Roma per completare i miei studi, sono stata fortunatamente travolta da subito dalla vita lavorativa, ma parte del mio cuore è sempre restato altrove, e parlando con qualche amico, che ancora ringrazio per avermi supportata tra le mie mille lamentele, è spuntata fuori l’opportunità unica dell’Erasmus EYE, che permette ai giovani con delle idee di imparare a concretizzarle.
Sono appassionata di design, e ho sempre guardato con grande ammirazione come sia trattata all’estero questa materia. Gli spazi creativi a Barcellona sono un luogo sicuro in cui ci si scambiano valori, senza giudizio, un posto dove ognuno può inserire se lo desidera un tassello del puzzle.
Quindi, finalmente, sono arrivata nella città che tanto avevo desiderato. In cui opportunità, design e mare creano quella combo di ingredienti perfetta per stimolare la creatività.
Nei primi giorni in LoCa, uno splendido studio di Design e Architettura fondato da una coppia di ragazzi, partner nella vita e nel lavoro, sono stata da subito messa a mio agio e invitata a prendermi spazio. Spazio di imparare, consigliare, mettermi in gioco e essere me stessa.
L’ambiente, dinamico e giovanile, sta facendo si che questa esperienza mi arricchisca sia nel lato professionale, quanto in quello personale.
Essendo l’unica professionista in comunicazione mi piace poter cambiare argomento per un pò e guardare da vicino progetti architettonici e di interior design, materia per cui ho frequentato un master nello scorso anno. Le mie aspettative erano proprio queste: trovarmi in un ambiente multidisciplinare e internazionale, mettere le mani in pasta e condividere esperienze e momenti di vita.