SCRIVERE PROGETTI E STIMOLARE LE IDEE: LE MIE PRIME IMPRESSIONI A LISBONA

Mi chiamo Chiara e ho 28 anni. Mi reputo una cittadina del mondo e, come molti miei coetanei e compatrioti, mi sono sentita a casa in molti luoghi sparsi in giro per il globo nella mia vita. Ma “sentirsi a casa” non è la stessa cosa di “sentirsi realizzati”, ed è per questo che ho intrapreso questa nuova avventura con Erasmus for Young Entrepreneurs.

Ho un costante bisogno di impormi sfide personali, o darmi del filo da torcere, dipende dai punti di vista. A 17 anni ho affrontato la prima vera sfida, vivendo un anno in un paesino sperduto nelle campagne della Pennsylvania, negli Stati Uniti. In seguito, ho ottenuto una doppia Laurea magistrale in Studi Internazionali, seguendo i corsi all’Università di Torino per tre anni e a SciencesPo Bordeaux per altri due, per poi svolgere un tirocinio presso l’ufficio di mobilità europea di un centro di formazione a Bordeaux e un periodo di Servizio Volontario Europeo a Lisbona, nello stesso ambito.

Ho deciso di partecipare al progetto Erasmus for Young Entrepreneurs perché voglio avere un progetto che posso chiamare mio. La mia idea è di creare una rete per musiciste, una piattaforma online sicura dove poter facilitare la collaborazione tra donne che fanno musica. Ho deciso di collaborare con l’agenzia IrRADIARE, con sede a Lisbona, per osservare come funziona un’organizzazione che promuove progetti di innovazione culturale e sociale. La taglia di quest’agenzia è piccola, perfetta per un’analisi da vicino in tutte le sue caratteristiche.

Devo ammettere che inizialmente ho incontrato qualche difficoltà ad inserirmi in questa agenzia, principalmente per motivi logistici: i colleghi sono pochi e distribuiti all’interno di 4 o 5 stanze, il che rende difficile la condivisione di idee e il chiarimento di dubbi. Ciò detto, mi sono subito sentita a mio agio con le persone con cui collaboro, per via della comune passione per le istituzioni europee e per la tutela dell’ambiente. Ovviamente conoscere il portoghese mi è di grandissimo aiuto.

Ed è quindi da pochi giorni che posso davvero affermare che questa collaborazione sta iniziando a dare i suoi frutti: inizio ad orientarmi e a conoscere ancora più approfonditamente le proposte e i fondi europei che mi potranno essere utili una volta iniziata la mia impresa in solitaria, affinché il mio progetto sia finanziariamente sostenibile. Dall’altro lato, IrRADIARE sta approfittando del mio interesse nei progetti culturali per uscire un po’ dalla loro “zona di conforto” e creare collaborazioni legate all’arte o a ciò che viene definito tale.

Quindi, per ora sono piuttosto soddisfatta della direzione che sta prendendo questa collaborazione, conto di crescere professionalmente e di rendere ancora più concreta la possibilità di realizzare il mio progetto.

 

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