Tra cultura, sostenibilità e innovazione: un’italiana a Parigi

Mi chiamo Angela, ho 26 anni, abito a Vittorio Veneto, in provincia di Treviso. Sono una musicista di formazione, nel 2020 mi sono diplomata in violino al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino; inoltre, da sempre sono attratta da ciò che le arti e la cultura possano trasmettere alle persone. Negli anni, questa curiosità si è intensificata, fino a portarmi a studiare e lavorare nell’ambito della progettazione culturale. Attualmente frequento il Master of Advanced Studies al Conservatorio della Svizzera Italiana e SUPSI e lavoro come project manager e communication manager per diverse organizzazioni culturali in Italia.

Esattamente un anno fa, ha iniziato a farsi strada in maniera dirompente l’esigenza di un cambiamento. Sentivo la necessità di andare oltre i confini sia delle mie capacità ma anche oltre i confini fisici dell’Italia per fare un’esperienza nuova, che mi aiutasse ad andare oltre i miei limiti, conoscere nuove persone, scoprire nuovi modi di pensare. Quindi mi sono avvicinata al programma Erasmus for Young Entrepreneurs e ho optato per uno scambio di tre mesi in Francia. Per cui eccomi qui! Attualmente mi trovo a Parigi e sto effettuando il mio Erasmus EYE presso La Transplanisphère, organizzazione che porta avanti diversi progetti di cooperazione europea, tra cui LeCake, un programma di innovazione culturale che prende parte alla transizione ecologica e alla sostenibilità. Una volta arrivata a Parigi, la città mi accolto in maniera calorosa ed elegante, come solo lei sa fare.

Tutto è esattamente come appare in alcune scene di “Una notte a Parigi” di Woody Allen: le boulangerie, i quartieri degli artisti, la Senna, i bar cono i tavolini vicinissimi tra loro, i colori tenui dell’intonaco dei palazzi. Una volta assestatami, ho iniziato con LeCake ed ogni giorno da due settimane a questa parte è stato ricco di spunti, delle volte sfidante, ma sempre con un’energia creativa che sconvolge. Ho conosciuto già molte persone, professionisti della cultura estremamente competenti, colleghi con cui gli scambi sono sempre di grande valore, da cui imparo ogni giorno.

Mi sento attiva come mai prima, stimolata a dare sempre il massimo ma anche curiosa di ricevere. In questi tre mesi prenderò parte alla coordinazione del progetto LeCake, il cui tema, ossia sostenibilità e cultura, sarà il topic della mia tesi di Master e svilupperò un mio progetto imprenditoriale, nell’ambito di Gorizia-Nova Gorica Capitale della Cultura Europea 2025, tra musica, audience engagement e idea di confine. Inoltre, si stanno aprendo anche diverse porte di collaborazione sia come project manager, ma anche come violinista, grazie ai numerosi partner associati a La Transplanisphère e alla loro disponibilità.

Credo che questa esperienza, seppur breve, possa darmi gli strumenti per pensare e lavorare in maniera sempre più focalizzata, senza tralasciare empatia ed umanità. Sono certa che essere immersa in questi progetti di cooperazione svilupperà in me modi di pensare, e quindi di agire, inclini e vicini ad un’Europa sempre più aperta, in cui innovazione e sguardo al futuro fanno da timone.

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