Il senso di questa avventura
Scoperta, accoglienza, condivisione, rivoluzione, fiducia e crescita sono le parole che restituiscono al meglio il senso della mia esperienza di Erasmus for young entrepreneur. Il metodo di CLOCK consiste in un percorso di scoperta di se stessi e nella conseguente validazione di competenze acquisite con esperienza in anni di lavoro delle quali spesso neanche le persone sono coscienti. Anche io, come gli studenti, ho beneficiato di tale percorso e se a Settembre ero partita con la convinzione di poter insegnare dopo mesi passati al fianco della mia Host, e dei suoi preziosi collaboratori, oggi so di poter essere anche una buona imprenditrice. Dunque, la scoperta di abilità e capacità personali mai espresse appieno insieme alla scoperta di una realtà formativa come avevo sempre desiderato. Luogo di incontro della diversità, Tulip è un’organizzazione nella quale le persone vengono accettate nella loro complessità, con i loro pregi e i loro difetti, e all’interno della quale si lavora per far emergere le potenzialità nascoste di tutti, formatori e clienti. L’evidente valore umano è inoltre supportato da un ambiente curato e confortevole in grado di far sentire le persone a proprio agio e creare un’atmosfera che consente di concentrarsi in modo sereno sul proprio lavoro, il quale spesso richiede delicati percorsi di introspezione.
Il momento più difficile dell’Erasmus è stato quando, all’inizio di Novembre, l’Host mi ha chiesto di fornire un feedback riguardo ai suoi discorsi introduttivi ai workshop. Ero completamente disorientata ma, superati lo sconcerto e la paura, ho capito che Denise mi stava dando una grande oppurtunità. Ho dato infatti il mio contributo ad una delle attività educative più importanti ed efficaci sentendomi profondamente cambiata e con una maggiore fiducia nelle mie capacità di valutazione delle persone e delle situazioni. Attraverso una condivisione professionale avviene la crescita dell’individuo e anche del team per cui il lavoro di squadra può solo migliorare giorno dopo giorno. Spero di poter collaborare con Tulip in futuro, ha senza dubbio superato le mie iniziali aspettative perché rispetto ai contesti lavorativi precedenti ho trovato un’isola felice!
Contagiata delle tante piccole e grandi rivoluzioni personali degli studenti ho cercato anche io di compiere la mia. Denise, intenzionata a costruire nuove partnership in nuovi mercati per espandere le attività di apprendimento, stava organizzando una serie di incontri in tutto il mondo. Il mio compito in questo contesto era descrivere le recenti attività che fanno parte del programma CLOCK dando il via alle riunioni. Ricordo in particolare l’incontro con un rappresentante di un college di musica con sede a Melbourne durante il quale mi sentivo particolarmente nervosa e insicura soprattutto perché non avevo avuto il tempo di prepararmi alla perfezione secondo i miei standard. Dopo le prime sconclusionate frasi, dettate del panico in cui versavo, ho fatto un bel respiro e ricordato tutto il lavoro svolto nei mesi precedenti raccontando al meglio il programma. Ritengo questo un episodio davvero significativo e che mi ha profondamente cambiata: sono ancora convinta che essere organizzati e avere un piano di riserva sia utile sempre ma in quel momento non mi sono bloccata rivoluzionando uno schema del mio comportamento. Da quel giorno ho cercato di allenare la capacità di improvvisazione lasciandomi alle spalle la voglia di perfezionismo che mi contraddistingue.
Nella mia organizzazione ospitante ho portato conoscenza e consapevolezza sulle disabilità dando suggerimenti rilevanti affinché il programma possa includere studenti che come me sono affetti da disabilità visive.
La mia esperienza è stata particolarmente entusiasmante e consiglierei a chiunque ne abbia la possibilità di passare dei mesi all’estero e mettersi alla prova in una realtà lontana e diversa dal proprio ordinario. Culture e realtà imprenditoriali lontane possono aprire a nuove prospettive con le quali osservare la propria vita e aiutare a rendersi conto delle infinite risorse di cui siamo in possesso e delle quali troppo spesso non ci accorgiamo.