Work hard and be nice to people

I programmi spesso non vanno come previsto, lo sappiamo bene. Ed è stato questo il caso anche con il mio programma Erasmus che ha cambiato durata negli ultimi mesi.

Sarebbe dovuto essere uno scambio di tre mesi, cominciato lo scorso giugno. Tuttavia, io e il mio host enterprenuer abbiamo deciso di prolungare l’esperienza per altri mesi. Adesso lo scambio EYE terminerà il 3 dicembre.

L’idea è nata quando ci siamo resi conto dopo i primi tempi che sarebbe stato bello continuare questa esperienza di scambio lavorando insieme su un nuovo progetto che si sarebbe svolto da settembre a inizio dicembre: Una campagna pubblicitaria per un’exhibition in un museo. Un’occasione in più per approfondire le mie skills imprenditoriali e dare un contributo più concreto al business dell’agenzia.

Durante i primi mesi sono stata coinvolta in vari contesti. Principalmente ho osservato e studiato il processo di lavoro dell’agenzia durante le varie fasi di un progetto creativo. A partire dal rapporto con i clienti, all’organizzazione della struttura dell’agenzia, fino al planning del budget per la produzione di ogni progetto. La mia attenzione durante questo periodo si è focalizzata specialmente nell’osservazione del lavoro all’interno del dipartimento creativo.

Mi sono ritravata faccia a faccia con un sistema molto complesso, e, inutile negarlo, spesso  in questo periodo mi sono chiesta se davvero un giorno in un futuro saprò essere in grado di gestire un business del genere. Le sfide nel contesto creativo oggi sono davvero molte. E se non altro in questi mesi sto allenando al meglio il mio muscolo imprenditoriale del problem solving creativo.

La parte più creativa del lavoro Da Kesselskramer di solito non avviene dietro a un computer ma tra una pausa caffè e un pranzo insieme, quando c’è tempo di parlare, condividere idee e conoscersi. Ho conosciuto persone che mi ispirano ogni giorno a continuare il mio lavoro su questa strada e tra loro mi sento davvero a casa, anche se in una chiesa.

Ma, tornando a ciò che avviene dietro lo schermo di un computer, in questi mesi sono stata coinvolta in modo particolare in un progetto riguardante una campagna per un ente governativo sulla mobilità sostenibile. Ho potuto seguirne gli sviluppi dai primi sketch alla consegna dei definitivi. Ho utilizzato le mie skills creative per risolvere problemi e proporre nuove soluzioni. Ho imparato molto su come presentare in modo efficace una proposta creativa ai clienti, comunicare nel modo migliore e trovare i giusti compromessi (perché sì, spesso nel mondo commerciale è necessario farlo).

Dai prossimi tre mesi mi aspetto soprattutto che non siano gli ultimi che trascorrerò qui ad Amsterdam.

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