Un inizio denso ma con alte aspettative

Volevo andare in Spagna. È un paese che mi ha rapito il cuore durante la mia esperienza Erasmus+ nel 2022 ed ho deciso quindi di partecipare ad un altro Erasmus, stavolta più tecnico e molto più “adulto”.

Ho studiato Psicologia della Comunicazione e del Marketing a Roma e lì ho capito che ero attratta dal mondo della comunicazione, della pubblicità e del marketing e ho deciso di lanciarmi in questo nuovo interessante progetto, stavolta a Las Palmas, sull’isola di Gran Canaria, una delle affascinanti e tropicali Isole Canarie.

Ho immaginato più volte il mio primo giorno, sapevo che la direttrice dell’azienda è una donna e che la mia esperienza avrebbe avuto a che fare con la moda, le sfilate e l’organizzazione di eventi quindi lo scenario che mi sono creata in testa era che fosse qualcosa di molto simile al film “Il diavolo veste Prada” in cui una giovane Anne Hathaway si trova immersa in un mondo nuovo e complesso per lei, un po’ ignara del campo in cui inizierà a lavorare ma sicuramente pronta a mettersi in gioco.

Il mio primo giorno è stato l’8 maggio ed effettivamente mi sono sentita un po’ così: sono stata messa alla scrivania di una collega seduta vicino a lei perché mi spiegasse i compiti basici di cui mi sarei dovuta occupare fin da subito, come gestione dei clienti e dei social network, presa appuntamenti, creazione dei post da pubblicare.

La prima settimana è stata formata da una grande quantità di informazioni da ricordare e mettere in pratica, varie volte mi sono sentita sovraccaricata ma comunque felice di poter finalmente iniziare a fare qualcosa di pratico, dopo aver studiato tanta teoria. La seconda settimana ho iniziato invece ad ingranare con le prime nozioni apprese durante i giorni precedenti ma se ne sono aggiunte molte altre e ho avuto un momento in cui ho provato frustrazione perché sentivo di essere molto lenta nei compiti che dovevo portare a termine. Ma d’altronde è così: gli inizi sono difficili, quasi sempre, e sono dell’idea che è proprio questo il loro bello, fanno capire se veramente ne vale la pena. Sono sicura che le prossime settimane mi saranno utile per chiarirmi i concetti ed iniziare veramente, un po’ come quando si impara a guidare l’auto o la bicicletta.

Il mio progetto si concluderà l’8 settembre e sono entusiasta di poter avere quattro mesi per imparare sempre più approfonditamente come viene gestita un’azienda, ad avere rapporti coi clienti, a pianificare eventi e occuparmi di marketing e comunicazione. Ciò che mi muove è soprattutto la volontà di poter essere io la Meryl Streep di un’azienda un giorno.

La sfida non è facile e richiede tanto impegno ma mi sento motivata anche dall’ambiente circostante: i miei colleghi sono miei coetanei e la città è viva e giovane, sarà sicuramente un periodo che non dimenticherò e che mi sarà molto utile nel mio futuro, sia lavorativo che personale. Vivere fuori dal proprio ambiente e dalla propria nazione è un’esperienza formativa in molti aspetti, non importa quante volte lo si sia fatto già in precedenza, in qualche modo aprirà sempre dei nuovi orizzonti dentro e fuori di noi.

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