L’INIZIO DI UN VIAGGIO LUNGO LA STRADA DELLA COOPERAZIONE

Mi chiamo Elena, ho 25 anni e vengo da un piccolo paese nella provincia di Viterbo. Mi sono laureata nel 2020 in Lingue e culture moderne presso l’Università degli studi della Tuscia, e, affascinata dalle dinamiche interculturali e dalle loro diverse sfaccettature, ho scelto di dedicarmi alla Progettazione Europea frequentando un master in Euro-progettazione e Professioni Europee all’Università La Sapienza di Roma. In particolare, ho scelto di dedicarmi alle iniziative di mobilità fra i diversi Paesi Europei e sono stata da subito attratta dalla quantità di opportunità  e dalla numerosità degli spunti di crescita che l’UE offre soprattutto ai giovani. Proprio durante le mie ricerche relative al mondo Erasmus+ mi sono imbattuta nella possibilità di partecipare al programma EYE dedicato agli aspiranti imprenditori: analizzando le opportunità offerte e vedendo in queste ultime un modo concreto per realizzare i miei sogni ho scelto di progettare la mia esperienza all’estero.  Così ho dato il via a un’intensa ricerca con il fine di conciliare tutti i miei obiettivi: volevo vivere un’esperienza all’estero che mi desse le basi per costruire il mio futuro.

Alla fine questa ricerca mi ha condotto qui a Berlino, da Fabrizio Ranieri, il mio imprenditore ospitante, per un totale di tre mesi, dal 1 novembre al 31 gennaio. Immediatamente prima dell’inizio dell’esperienza ho sentito un’infinità di sensazioni positive: non vedevo l’ora di iniziare, sebbene fossi piuttosto agitata e ansiosa di voler ottenere il massimo da ogni singolo giorno. Dopo le prime due settimane posso dire che quelle sensazioni di positività si stanno accentuando sempre di più e che l’agitazione è quasi svanita, sostituita dalla voglia di fare e crescere. L’ambiente è dinamico, c’è una forte condivisione e cooperazione e dopo così pochi giorni sto già scoprendo cose nuove su me stessa e sul mio futuro.

Nonostante io stia muovendo i miei primi passi all’interno di questa azienda, ho già avuto l’opportunità di riconoscere un vero e proprio punto di coronamento per la mia carriera in questa esperienza. Infatti, avendo già avuto contatti con alcune realtà dei diversi segmenti della progettazione europea in precedenza, non ero mai stata a contatto con quelle realtà che si occupano di utilizzare materialmente i fondi. Grazie al programma EYE posso dire di aver iniziato a conoscere anche quest’ultimo segmento, e se dovessi raccontare questa esperienza con una canzone non potrei che utilizzare un brano dell’artista Berlinese Monolink. La canzone si chiama “Otherside” e nel mio caso racconta l’altro lato della progettazione e il raggiungimento di un obiettivo. Detto ciò, sono sicura del fatto che, al termine di questa mia esperienza, avrò sviluppato un’overview dettagliata sul  mondo della progettazione e sarò in grado di intraprendere, finalmente, il mio percorso da imprenditrice. Non mi resta altro che continuare il percorso cercando di crescere e migliorare giorno dopo giorno.

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