Mi chiamo Diletta Managò, ho 27 anni e sono laureata in giurisprudenza. A seguito del conseguimento della mia laurea ho sentito la necessità di allontanarmi dalla classica carriera forense ed intraprendere, invece, un’esperienza all’estero, più in linea con il mio principale settore d’interesse: il diritto internazionale. Degli amici mi avevano parlato del Programma Erasmus per Giovani Imprenditori, ed in questo ho trovato la perfetta opportunità di conciliare il mio interesse per le relazioni e gli scambi internazionali con la possibilità di apprendere gli strumenti essenziali alla futura gestione di una propria attività professionale.
La mia scelta è facilmente ricaduta su Bruxelles, sede delle principali Istituzioni europee e luogo privilegiato per la creazione di rapporti professionali tra soggetti internazionali. Sulla base di tali premesse ho deciso di cogliere l’opportunità di mettere a frutto la mia formazione legale presso una società attiva nei vasti campi dell’euro-progettazione, formazione, eventi e comunicazione: BXL Europe ASBL.
Difatti, la mia intenzione è quella di applicare le competenze acquisite in questa fase nella mia realtà di provenienza: l’Umbria, garantendo in tal modo accesso agli strumenti e ai fondi di matrice europea anche a livello locale, attraverso attività di consulenza indirizzate al settore legale e dei finanziamenti europei. In particolar modo, vorrei poter coinvolgere, con l’attività di un mio studio privato, quei soggetti che, proprio a causa della scarsa conoscenza delle iniziative legislative e finanziarie europee, finiscono per perdere grandi opportunità imprenditoriali.
La mia personale esperienza è stata inevitabilmente alterata dalla contemporanea diffusione a livello internazionale del Covid-19. L’applicazione di misure restrittive delle relazioni sociali, proprio in concomitanza con la mia partenza, ha imposto l’adozione dello strumento del lavoro da casa. Queste circostanze hanno, purtroppo, ridefinito le modalità dello scambio, impedendomi per il momento di avere accesso alla sede aziendale. Nonostante questo, le comunicazioni col mio HE mi hanno permesso di ricevere un caloroso benvenuto nella società e di iniziare da subito a partecipare alle attività in corso. Sono, quindi, stata introdotta al mondo della progettazione europea, e dopo aver ricevuto le informazioni necessarie ho potuto iniziare ad occuparmi dello specifico materiale affidatomi.
L’arrivo a Bruxelles è stato, come prevedibile, contrassegnato dalle novità introdotte in questo periodo alla vita quotidiana. Ho, infatti, trovato una città in lockdown, con attività quasi completamente chiuse e relazioni sociali fortemente ridimensionate. Sfortunatamente, ad oggi, non ho ancora avuto modo di conoscere la città nella sua normale frenesia e nel pieno della sua attività. Tuttavia, il graduale allentamento delle restrizioni degli ultimi giorni mi sta consentendo di esplorare nuovi aspetti e luoghi.
A contraddistinguere Bruxelles è senz’altro il clima internazionale e giovane, portato dalla presenza della maggior parte degli uffici delle Istituzioni europee, concentrare principalmente nel quartiere in cui attualmente risiedo: Schuman. L’atmosfera rimane a suo modo viva e multiculturale anche in questa fase, e mi auguro che col progredire dell’esperienza sarà possibile sfruttare maggiormente a pieno la mia permanenza nella capitale belga.