Questo periodo è il più intenso del festival, che è ora nel cuore del suo svolgimento. Gli eventi sono tanti, le cose da fare altrettanto. Difficile dire nel dettaglio ogni compito che ho svolto. Sono stato presente alla maggiorparte degli eventi del festival, impegnato tutti i giorni dalla mattina alla sera. Ad alcuni eventi non ho potuto presenziare perché si sovrappovano negli orari all’evento in cui ero occupato a svolgere specifici compiti per il festival.
Bella la giornata in cui siamo partiti dal 12° Dock di Dublino per portare giù, lungo il canale, due barges storiche (chiatte), in presenza del direttore artistico, il proprietario delle barche Joe e suo figlio Benny, i miei colleghi Isak e Richard. Il nostro compito era quello di distribuire volantini e brochure del festival lungo il Royal Canal, e di aiutare l’apertura delle chiuse del canale. Lo scopo della giornata era di portare le due barche – in un periodo di due giorni differenti – verso la Charleville Library dove era programmato l’evento Royal Canal Big Day, in cui vari artisti si sono poi esibiti lungo l’intera giornata del primo aprile, su un palco allestito sulle barche. Questo evento è stato tra quelli più interessanti dell’intero festival. Musicisti, bambini e genitori in gita su piccole barche lungo il canale, la presenza di uno sputafuoco, giovani di una comunità impegnata nel campo sociale, cuochi, cibo. Un evento che mirava a valorizzare il canale e portare un po’ di luce in quest’area emarginata. Ho svolto vari compiti: montaggio del palco sulle barche, sicurezza, distribuzione del cuccus, pulizia della sala, allestimento delle sedie per i visitatori, presenza quale membro dello staff del festival. In questo periodo, insieme alla mia collega Laura, per ogni evento abbiamo compilato delle schede tecniche in modo tale da avere tutte le informazioni necessarie per l’organizzazione dei volontari, della valutazione del rischio, del contatto con gli artisti, della nomina di un event manager, della presenza di volontari per ciascun evento e per valutare altri aspetti organizzativi. Nel frattempo abbiamo pubblicizzato gli eventi del 5LampsArtsFestival sui vari siti che promuovono gli eventi culturali a Dublino e abbiamo iniziato ad occuparci del sistema di prenotazione e di vendita dei biglietti on line, gestiti per il nostro festival da Eventbrite. Vari gli incontri con diversi artisti per capire le loro esigenze e necessitò per allestire le loro venues. Quindi ancor vari gli incontri per fare il punto della situazione con i vari volontari più competenti coinvolti nel festivl. Di alcuni eventi ho gestito il box office; come per Visionares, un concerto mozzafiato misto di poesia, musica e spirito d’Irlanda. In giro anche a comprare materiale per lavori manuali da svolgere; o a consegnare attrezzi vari utili per lo svolgimento degli eventi. Interesante l’evento Dublin Dockers in their own words, che si è svolto nel Lloyd’sPub. Di ogni evento ho cercato di analizzarne punti di forza, di debolezza, il pubblico, aspetti tecnici quali il suono, la gestione degli incassi, l’aspetto sicurezza. Nell’evento Alive Aive O’ – nel quale veniva proiettato questo film – ho aiutato il produttore nella vendita dei DVD di questo film; cosa che non mi ha permesso di vederlo in sala proiezione perché ho dovuto organizzare il punto vendita del film. Stesso compito ho svolto dopo la proiezione del film Talkin to my Father, dello stesso produttore, uno speciale documentario sulla vita dell’architetto irlandese Robin Walker.
Interessante anche la mia partecipazione all’evento A Walk back in Time – Monto Walkin, una walkinabout lungo il vecchio quartiere di Monto – un tempo il più grande a luci rosse d’Europa. Lungo tutto percorso ho aiutato Terry Fagan – il narratore – ad amplificare la sua voce tramite uno speaker. Aneddoti, storie di puttane e di eroi, luoghi dell’indipendenza irladese, storie di famiglie, di povertà e sacrifici…………e di miracoli. Un’altra interessante “camminata” è avvenuta durante l’evento “What are you looking for, Monto Art Gallery Tour”, quando abbiamo visitato le varie realtà culturali e professionali impegnate nella rigenerazione di quest’area “squallida” di Dublino attraverso vari progetti architettonici, ecologici, artistici. Un giro davvero interessante che si è concluso nel Centro Sociale dell’ex Stazione dei Vigili del Fuoco, ora fucina di cultura. Ho aiutato anche svolgendo alcuni compiti per la riuscita della mostra fotografica Dylan on the Quay, visitando la location e incontrando l’artista in presenza del Direttore Artistico del 5 Lamps.
Insomma tante le cose fatte ed intense le giornate che dalla mattina si spegnevano in un soffio a sera inoltrata. Interessante anche l’evento di Mary Murphy, autrice di libri per bambini che, nella Charlville Library, ha spiegato i suoi progetti per una educazione intelligente dei bambini.